Meglio una brutta giornata di pesca o una bella giornata di lavoro?
C'è anche da chiederlo???
Come la verità... Andrea Diaco è così: schietto, sincero, diretto, istintivo e appassionato; legato al suo territorio e alla conservazione di esso.
Quando hai cominciato a pescare?
Da quando ho memoria, ricordo di pescate in barca al mare con mio papà da piccolissimo, a sugarelli di notte con i sabiki, in cava a trote col galleggiante...
Perché ti piace pescare?
Stare in riva al fiume, immerso nella natura, mi da quel senso di libertà... Comunque non disdegno scenari da streetfishing, sia chiaro.
Quale tecnica secondo te è la migliore e perché?
Non c'è una tecnica migliore, certe vanno meglio in certi posti o su certi pesci, certe in altri. Ogni tecnica ha i suoi pro e i suoi contro, non ce né una migliore.
Quali attitudini servono per diventare un buon pescatore?
Pazienza, rispetto, perseveranza, sapere che c'è sempre da imparare da chiunque.
Peschi solo a mosca?
Principalmente si, ma ogni tanto mi piace fare qualche sessione con tecniche verticali in mare e di eging.
Passione in solitaria o in compagnia?
Dipende... O la compagnia è quella giusta, o preferisco da solo. Come si dice, meglio soli che male accompagnati.
Qual è il luogo in cui ti piace pescare di più e quello che ti ha dato maggior soddisfazione?
Le risorgive attorno casa mia sono il luogo in cui mi piace più pescare. Sono per lo più pesci consideratati “minori” nel mondo della pesca a mosca come cavedani, carpe tinche, ma io li adoro. E poi ci sono i lucci, lunatici, difficili, meravigliosi. Premettendo che non ho fatto moltissimi viaggi di pesca fuori dall'Italia, il baltico svedese a lucci è il luogo che mi è rimasto più impresso, per ora...
Qual è la tua preda più ambita?
Il golden dorado, nei fiumi del sud america.
Costruisci le tue mosche da solo o le compri?
Costruisco tutto io, dalle secche su amo #20 agli streamer da 35 cm su amo 7/0
Cosa ti piacerebbe cambiare in Italia relativamente alla pesca?
Le normative sul prelievo dei pesci. Per me, in acqua dolce, tutto quello che è autoctono non dovrebbe essere prelevato per nessun motivo, solo gli alloctoni dovrebbero essere prelevati, anche se oramai in certi posti gli alloctoni sono diventati come autoctoni...
La preda che ti ha dato più filo da torcere e quella che ti ha dato più soddisfazione pescare?
Più filo da torcere: un siluro sopra i 2 mt preso da Boris e combattuto insieme a lui con passaggi sotto ponti con rischio di finire a mollo, corse lungo i campi e un recupero finale da un argine scosceso: che ricordi!
Più soddisfazione: una carpa koi arancio, a cui sono stato dietro un paio di anni in una risorgiva delle mie zone.
La tua preda più grossa?
Un siluro di 205cm per 70/80kg di peso. Rigorosamente a mosca.
La tua preda più inaspettata?
La mia prima tinca a mosca (ninfa). Non avrei mai pensato che una tinca potesse mangiare un artificiale, e poi da quel giorno mi misi come obiettivo di catturarle sistematicamente e così feci.
Come vedi lo scenario Online della pesca in Italia, credi che possa essere stimolante tutto questo “rumore” tanti attori ognuno che vuole essere protagonista?
Per me, ognuno può avere il suo spazio, restando veri e non cercando di screditare gli altri per i propri interessi.
Esistono delle letture formative per una sorta di fai da te?
Si, ma nella pesca a mosca prima di tutto serve un corso di lancio... Poi da li si può partire con il fai da te.
Sei un pescatore apprezzato ma anche un professionista del settore, che consiglio daresti a chi vuole fare della pesca sportiva il suo lavoro principale?
Credere in quello che si sta facendo e metterci molta energia. Essere naturali e non modellarsi per piacere a tutti.
Quali sono i valori che ritieni indispensabili nella vita di uno sportivo?
Uno su tutti il rispetto, dell'ambiente e delle creature con le quali andiamo a contatto.
Moltissime persone sostengono e credono fermamente che la pesca sia uno sport per tutti, aperto a tutti, alla portata di tutti. Altri invece estremizzano alcuni concetti e alcune tecniche quasi a volerle far sembrare elitarie. Cosa ne pensi?
La pesca è uno sport per tutti ma, come in tutti gli sport, c'è chi è più portato e chi meno... Ma anche se non sei portato per la pesca, se ti piace puoi divertirti lo stesso senza dover dimostrare niente a nessuno.
Come si fa a diventare istruttore di pesca a mosca?
Esistono corsi appositi, esami, ecc... Io sinceramente quando il mio amico Enrico mi ha detto cosa comprendono gli esami ci sono rimasto. Lanci di destro, di sinistro, esecuzione di errori: robe da mani nei capelli! Ma a chi piace non ne fa un problema.
Le mosche che usi le costruisci tu?
Si, rigorosamente... A parte quelle che rubo "amichevolmente" a qualche compagno di pesca, e che mi vengono date da testare.
Che luogo consigli a un pescatore a mosca che voglia abbinare pesci, natura e portafoglio?
In Italia e nazioni limitrofe (Austria, Slovenia, Croazia, Bosnia, Olanda) abbiamo moltissimi posti dove ci si può divertire in splendidi scenari e con magnifici pesci, restando bassi come prezzi di viaggio, alloggio e permessi.
I grandi nomi del passato?
Il primo che mi viene in mente, il grande Francesco Palú.
Cos’è cambiato come attrezzature da quando hai iniziato ad oggi?
Sono più accessibili come velocità e facilità di acquisto, internet in questo ha contribuito moltissimo.
La normativa sulla pesca: pro e contro
In Italia si sta muovendo qualcosa, questo è un pro... Stiamo cercando di andare verso la tutela di molte specie, ma senza correre. Un contro su tutti è la pesca professionale, a parer mio da bandire totalmente dalle acque interne e da modificare con controlli e regole più restrittive in mare.